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Il folklore

Immergersi in una realtà significa viverla condividendo i momenti di gioia e festa. Festa a Bionaz significa soprattutto Carnevale. Un Carnevale intriso di storia quello di Bionaz, così come in tutta la Valle del Gran San Bernardo. Si narra infatti che fu il passaggio di Napoleone attraverso il Colle del Gran San Bernardo ad ispirare i costumi tradizionali che altro non sono che una trasposizione allegorica delle uniformi dei soldati francesi.

A Carnevale le maschere si appropriano del paese e con i loro costumi variopinti, le fisarmoniche scatenate e con una gestualità simpaticamente provocatoria, invocano l’arrivo della primavera. Festa a Bionaz significa anche “inarpa” e “desarpa” due momenti di festa legati all’animale simbolo, per la sua importanza, della montagna: la mucca.

A maggio si festeggia il ritorno delle mucche all’aperto ed il loro lento viaggio che le porterà, seguendo i ritmi della natura, ai pascoli più alti. A fine settembre, quando le mandrie lasciano gli alpeggi, gli allevatori festeggiano il rientro a casa con un variopinto corteo formato dalla mandria e dai suoi pastori al suono assordante di centinaia di campanacci. Festa a Bionaz significa anche pane nero. In inverno si cuoce ancora il pane di segale nei forni frazionali. E quando il suo profumo si diffonde nel villaggio si fa festa al suono delle fisarmoniche.

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